mercoledì 10 giugno 2020

Quando e perchè Ida cominciò a fare i dolci

Di Massimiliano Lussana

Erano i primissimi anni'80, già da qualche tempo c'era stata la famosa frase di Alberico :
"Da adesso non si fa più pizzeria, solo cucina", mettendo nel panico Ida che doveva comunicarlo ai clienti
(in un altro post descriveremo quella serata).
La ricerca su come completare il menù alla carta formato da piatti basati sul cavallo continuava con tanti esperimenti che venivano bene accolti dal pubblico che fino a poco prima era abituato a pensare alla carne di cavallo in forma di "carne salata".
In quel periodo ci aveva scoperti e si era affezionato alla nostra cucina un signore di Ponte Tresa (Varese) che periodicamente veniva a Bergamo, un giorno, quando la confidenza si era conclamata, si sentì di dire una cosa a Ida :
"Sa, io vengo qui a mangiare e mi trovo sempre bene, però un ristorante così, dovrebbe avere, al posto di questi dolci preconfezionati, almeno un dolce, anche uno solo fatto in casa".
Fu così, che incassata la critica costruttiva ed accettata la sfida, Ida , da zero cominciò a cercare ricette ed a vedere cosa proponevano i colleghi per poi trovare pian piano le cose che le venivano meglio e le macchine da acquistare per realizzare i dolci del ristorante.
Si va dalle prime crostate, alla torte all'ultima nata, la Mousse di Zabaione al Moscato che proponiamo nei periodi della festa del Moscato e dei sapori scanzesi e che ha ricevuto tante richieste proprio nella nostra casetta durante quei giorni, creando, inutile dirlo un super lavoro in più a Ida che non di rado ha dovuto prepararla durante la notte per farla trovare allo stand il giorno dopo.





































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