Di Massimiliano Lussana
Nei primi anni 60 del '900, i miei nonni Angiolina e Giuseppe aprirono un' osteria a Rosciate spostando l'attività che già avevano in zona "le passere" di Negrone , successivamente vi sarebbero tornaticon i figli un po' cresciuti per aprire "la Collinetta" .
L'osteria era un punto di ritrovo del paese, ma anche di persone che veniveno da fuori, in questi anni oltre ai racconti dei famigliari, ho ricevuto testimonianze su quel luogo anche da parte di anziani che ricordano le giornate nel pergolato all'aperto con annesso campo da bocce.
Mi viene raccontato anche di incontri tra politici locali, sindacalisti, ex partigiani che sovente si accendevano e sfociavano in forti discussioni cariche di passione...a volte arrivavano anche alle mani.
L'osteria si trovava in uno stabile (nella foto in fondo a questo post) posto allo snodo tra l'allora via Malanotte (ora via fratelli Epis) e via degli Orti.
Un giorno mio nonno disse ai figli (mio padre Alberico e mio zio Maurizio) che bisognava fare delle mensole nei locali adibiti a cantina, così mio zio, più grande ed esperto, prese martello e scalpello per cominciare a creare i buchi in quei vecchissimi muri al fine di metterci poi i sostegni.
Ad un certo punto della foratura e con sorpresa, cominciò ad uscire dal buco un liquido denso ma del colore di un rosso scuro e dai profumi intensissimi e gradevoli.
Si capì che dietro a quella parete c'era qualcosa d'altro ed infatti abbattendo con più circospezione, saltò fuori una nuova stanza che chissà quando era stata murata.
In quella stanza c'erano molte bottiglie di quel nettare, purtroppo o per fortuna per chi lo gustò, quelle bottilgie vennero consumate con grande felicità nel giro di poche giornate e noi non potremo mai vederne o analizzarne una ma sia mio papà Alberico (successivamente anche sommelier A.I.S.) che mio zio quando me ne parlarono con il senno di poi, dissero che era certamente Moscato di Scanzo di chissà quale anno.
L'ex osteria a Rosciate |
Nessun commento:
Posta un commento